Ricerca: Codice identificativo = IT/ItRC/00309160
Lista sintetica

scheda bibliografica validata Scheda bibliografica certificata
Tipo: Testo a stampa, Monografia
Autore principale: Herrera, Gabriello Alfonso de (1470-1539 ; Agronomo spagnolo)scheda di autorità
Titolo: Agricoltura tratta da diuersi antichi et moderni scrittori dal sig. Gabriello Alfonso D'Herrera et tradotta di lingua Spagnuola in Volgare Italiano da Mambrino Roseo da Fabriano. Nella quale si contengono le regole, i modi & le usanze che si osseruano nell'arare la terra, piantar le uigne & gli alberi, gouernare i bestiami, & fare ottimamente cioche l'Agricoltura s'appartiene. Con le figure degli alberi & delle herbe, delle quali si tratta nel Libro
Pubblicazione: In Venetia : Per ordine di F. Sansouino, 1568
Descrizione fisica: 8, 291 c. : ill. ; 4°
Titolo uniforme: Agricoltura tratta da diuersi antichi et moderni scrittori dal sig. Gabriello Alfonso D'Herrera et tradotta di lingua Spagnuola in Volgare Italiano da Mambrino Roseo da Fabriano. Nella quale si contengono le regole, i modi & le usanze che si osseruano nell'arare la terra, piantar le uigne & gli alberi, gouernare i bestiami, & fare ottimamente cioche l'Agricoltura s'appartiene. Con le figure degli alberi & delle herbe, delle quali si tratta nel Libro
Impronta: ioma le29 o.he chil (3) 1568 (R)
Note riferite alla descrizione fisica: Segnatura: (⁸ A-2N⁸ 2O⁴
Nel frontespizio marca tipografica controllata
Testatine, iniziali incorniciate xilografiche e illustrazioni di vegetazione diffuse nel testo
Vignette xilografiche incorniciate raffiguranti "il crescer della luna" nei mesi dell'anno
A c. (2 testatina xilografica e dedica di Francesco Sansovino a tale Antonio Dotto gentiluomo di Padova, iniziale xilografica in cornice a linea nera su fondo bianco, motivo vegetale
A c. (3v "Regole principali che contengono tutta la sustantia della quale si tratta in questo presente libro, & che sono degne di molte considerationi"
A c. (5r "tavola dei capitoli" testo scritto in due colonne con iniziale xilografiche in cornice a linea nera su fondo bianco con motivo antropomorfo e vegetale
A c. (7v "alli lettori"
C. (8r bianca
C.(8v "Autori da quali e tratta l presente opera: M. Catone, M. Varrone, L. Columella, Palladio, C. Plinio, Aristotele, Cos. Cesare, P. Crescentio, Agostino Gallo
A c. 2Or raffigurazioni degli strumenti di legno o ferro utili all'agricoltura
Nel colophon registro
Note bibliografiche ai margini del testo
Carte numerate solo al recto
Note riferite alla legatura e alla disponibilità: Legatura in pelle in discreto stato
Sul dorso autore e titolo "Gabriello D'Herrera - Agricoltura" a inchiostro nero con etichetta riportante n. inventario
Nota riferita alla copia catalogata: Nel contropiatto anteriore alcune lettere alfabetiche manoscritte a matita
Nel piatto posteriore annotazioni manoscritte a matita
Nel frontespizio tracce di restauro della carta
A c. V3v, V4r, 2Cv, 2Ir e v macchie d'inchiostro
Gore d'umidità diffuse nel testo
Nota di provenienza: In basso al frontespizio timbri ellittico e rettangolare a inchiostro nero "Storia tecnica CNR" e a inchiostro viola "C.N. R. Centro per la storia della tecnica"
Nel colophon due timbri CNR con numero di collocazione a matita
A c. (8r manoscritto a matita "Suo Gaspare Barbani, fu moglie Barbani Elisabetta ..." probabile ex libris
Sommario o abstract: Opera di grande successo, che vide nel corso del XVI secolo sei traduzioni italiane, nel 1557, 1568, 1577, 1583, 1592 e 1596, tutte a Venezia. E' articolata in sei libri: il primo tratta delle proprietà della terra e sua coltivazione, il secondo della vigna e del vino, il terzo degli alberi e dei loro frutti, con riguardo all'olivo, il quarto tratta di erbe e orticoltura, il quinto di allevamento e apicoltura, il sesto dei tempi per la semina. Nel volume si raccolgono le esperienze di Catone, Varrone, Columella, Palladio, Plinio, Aristotele, Cos. Cesare, Crescenzio e Agostino Gallo
Marca editoriale: Uomo sdraiato in terra sotto la luna. In cornice (V453 - Z395)scheda di autorità
Responsabilità secondarie: Roseo, Mambrino (XVI secolo ; Letterato, notaio) [Traduttore]
Tipo autore: Persona
Nome autore: Roseo, Mambrino (XVI secolo ; Letterato, notaio)
Datazione: XVI secolo
Nota biografica: Autore della maggior parte delle traduzioni italiane e delle continuazioni dei più importanti romanzi cavallereschi spagnoli (il ciclo di Amadís, di Palmerín e il Florambel de Lucea) contribuì al successo del genere cavalleresco spagnolo in tutta Europa. Scrisse inoltre opere di altro genere: compilazioni storiche, versioni dal latino e dal francese e le traduzioni dei più importanti titoli di Antonio de Guevara e Pedro Mexía. Dai primi documenti noti si può ipotizzare che Mambrino Roseo sia nato attorno al 1500. Si sa con certezza che nel 1527 era notaio a Fabriano (Ancona) e uomo di fiducia di Malatesta Baglioni, signore di Perugia. Nel 1529 Malatesta Baglioni fu chiamato a Firenze a difendere la repubblica dal ritorno della famiglia Medici, imposto dal papa e dall’imperatore Carlo V, e fu posto al comando delle truppe della città assediata. Roseo fu presente in prima persona e nel 1530 pubblicò la sua prima opera, l’"Assedio di Firenze", in cui narra dettagliatamente, in ottava rima, le vicende dell’assedio, giustificando l’operato del suo signore, celebrandone l’integrità, la prudenza ed il valore. Malatesta morì nel 1531 e Roseo si trasferì a Roma negli anni ‘40 legandosi ai poeti della cerchia dei Farnese. Negli anni romani 1542-43 l'uscita di varie pubblicazioni e l'assidua collaborazione con vari stampatori, specialmente con la tipografia Cartolari e con i fratelli Francesco e Michele Tramezzino (attivi sia a Roma che a Venezia), testimoniano l'intensa attività di Roseo come scrittore e traduttore. A Roma Mambrino Roseo frequentava verosimilmente i circoli letterari collegati ad alcune delle famiglie romane più in vista come i Colonna ed i Farnese. Nel 1546, infatti, raccolse e firmò un’antologia di rime dedicate a Livia Colonna, musa ispiratrice dei poeti romani dell'epoca. Questa collezione, riservata ad una diffusione confidenziale che ne escludeva la stampa, fu commissionata a Roseo da un ammiratore segreto di Livia, probabilmente lo stesso cardinale Alessandro Farnese. Nel 1550 alcuni documenti d’archivio fotografano Mambrino Roseo come “maestro di casa” di Ascanio della Cornia, condottiero perugino, parente dei Baglioni e nipote del nuovo Papa Giulio III. Un documento del 1564 presenta Mambrino Roseo sposato con una donna romana chiamata Giulia de Stati a cui, si presume, ebbe il figlio Ascanio Roseo. Negli anni tra il 1561 ed il 1575 Mambrino Roseo risulta essere uomo di famiglia e consigliere culturale di Clarice dell'Anguillara e di suo marito Sciarra Colonna e vivere con loro a Castelnuovo di Porto (Roma). Secondo Paola Iazurlo, a lui si deve il progetto iconografico del ciclo di affreschi delle bottega di Federico Zuccari nella “loggia pinta” della Rocca Colonna a Castelnuovo di Porto. In questi anni Roseo scrisse instancabilmente; pubblicando numerosi suoi scritti e portando avanti nuove traduzioni. Tra il 1568 e la sua morte, Mambrino Roseo, progettò e redasse l'albero genealogico di Amadis di Gaula decidendo di raccogliere in un indice la lista dei personaggi dell'intero ciclo. Nel 1581 la morte di Mambrino è attestata dalle parole che il figlio Ascanio Roseo scrisse nella dedicatoria a Bernardino Savello delle Histoire del mondo.
Registrazione n°: IT/ItRC/AUTHA/00062348
data di creazione: 05-06-2020
data di aggiornamento:
05-06-2020

Sansovino, Francesco (1521-1586 ; Poligrafo) [Stampatore]scheda di autorità
Lingua della pubblicazione: Italiano
Paese di pubblicazione: Italia
Codice identificativo: IT/ItRC/00309160
data di creazione: 05-06-2020
data di aggiornamento: 05-06-2020
Monografia digitalizzata

Chi possiede questo Libro antico
0011 Dettagli BibliotecaCNR - Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile (Genova) Biblioteca
Disponibilità: Biblioteca - collocazione: Zona Consultazione: Y.I.1
Prestito non consentito

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