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Lista sintetica

scheda bibliografica validata Scheda bibliografica certificata
Tipo: Testo a stampa, Monografia
Autore principale: Vettori, Piero (1499-1585 ; scrittore, filologo e umanista)
Tipo autore: Persona
Nome autore: Vettori, Piero (1499-1585 ; scrittore, filologo e umanista)
Datazione: 1499-1585
Nota biografica: Ha curato le edizioni di numerosi testi antichi dedicandosi a numerose materie, tra cui agricoltura, scienze, retorica e filosofia morale. Cercò nelle biblioteche fiorentine e del resto d'Italia i testi per confrontare i codici; infatti il suo interesse principale rimase, per tutta la vita, lo studio dei testi antichi e specialmente dei testi greci. Nel 1522 fece un viaggio in Spagna con suo cugino Paolo Vettori, dove raccolse numerose iscrizioni antiche e cercò di interpretarle una volta tornato a Firenze. Partecipò in gioventù alle vicende politiche della sua città, dimostrando un attaccamento alle istituzioni repubblicane. Avversario dei Medici, dopo la sconfitta dei repubblicani e l'instaurazione del ducato nel 1530 si ritirò a San Casciano Val di Pesa, dove scrisse "Trattato delle lodi et della coltivazione de gli ulivi", importante testo di prosa didascalica. Nel 1538 Cosimo I lo richiamò a Firenze offrendogli l'ufficio di pubblico lettore nello Studio, incarico che esercitò fino agli ultimi anni, sorretto da straordinario favore della cittadinanza e da immensa devozione degli scolari. La sua attività letteraria si dispiegò anche in centinaia di lettere, sia latine sia volgari, con le quali corrispose con gli uomini più illustri d'Italia e d'Europa. Nell'autunno del 1583 il granduca lo dispensò dalla pubblica lettura. Altre opere sono l'edizione e i commentari "Castigationes" alle epistole familiari di Cicerone, e le edizioni di altre opere di Varrone, Catone, Eschilo, "Elettra" di Euripide, la tarda edizione delle opere di Sallustio, gli scritti politici e morali di Aristotele, "Vite" di Iseo e Dinarco di Dionigi di Alicarnasso. Suo capolavoro è l'edizione della Poetica di Aristotele. Nel 1553 pubblicò i primi 25 libri di "Variarum lectionum", ampliate di altri tredici nel 1569 e ripubblicate integralmente nel 1582. Tra le opere dei moderni curò l'intera silloge delle opere di Giovanni della Casa dopo la scomparsa del suo amico. occupa un posto segnalato non soltanto fra gli educatori che trasfusero nel quotidiano insegnamento una nobile passione, ma anche fra quei dotti che raccolsero sul declinare dell'umanesimo quanto questo movimento aveva espresso di sostanza spirituale e di maturità di pensiero. In lui avviene la completa assimilazione della cultura umanistica latina nell'ellenismo. Fu anche cultore sagace del volgare e giudice finissimo degli scrittori in questa lingua.
Registrazione n°: IT/ItRC/AUTHA/00062472
data di creazione: 14-04-2021
data di aggiornamento:
19-04-2021
Titolo: Trattato di Piero Vettori delle lodi e della coltivazione degli ulivi nuova accuratissima edizione presa da quella del 1720. citata dagli Accademici della Crusca. Colle annotazioni del dott. Giuseppe Bianchini di Prato e di Domenico M. Manni. All'illustriss. ed eccelso signore il sig. marchese Francesco Giovanni Sampieri senatore di Bologna
Pubblicazione: In Firenze : nella stamperia di Gio. Batista Stecchi alla Condotta, 1762
Descrizione fisica: VIII, 112 p. ; 4º
Titolo uniforme: Trattato di Piero Vettori delle lodi e della coltivazione degli ulivi nuova accuratissima edizione presa da quella del 1720. citata dagli Accademici della Crusca. Colle annotazioni del dott. Giuseppe Bianchini di Prato e di Domenico M. Manni. All'illustriss. ed eccelso signore il sig. marchese Francesco Giovanni Sampieri senatore di Bologna
Impronta: mahe M.M. M.o- (4S. (3) 1762 (R)
Note riferite all'edizione e alla storia bibliografica: §⁴ A-O⁴. - Nel frontespizio vignetta calcografica con due monete, una raffigurante ritratto dell’autore con il motto "AETATIS SUAE. AN. LXXLX P. VICTORIUS" e l'altra un ramo di ulivo con motto: "Labor omnia". - A c. §2r dedica di Manni, iniziale xilografica in doppia cornice a linea nera su sfondo bianco, con paesaggio sullo sfondo, spazio iniziale bianco per verosimile inserimento di illustrazione ; a c. §4r dedica in corsivo di Pietro Vettore al duca di Firenze e Siena Cosimo I de' Medici con iniziale ornamentale ; a c. Ar prefazione di Giuseppe Bianchini testatina e iniziale ornamentale xilografiche ; a c. Dv finalino xilografico rappresentante un sigillo tondo all'interno del quale vi è illustrato una colomba col ramo di ulivo mentre intorno all'immagine si legge verosimilmente "S. Martini epi S. Baruffe Card". Tale sigillo è descritto nella nota "2" di cD2r “Puossi qui osservare, che varie persone di Chiesa sovente hanno fatto per divisa loro, e del loro stato il ramo d'Olivo in bocca alla colomba, come tra gli altri fece in antico Prete Baruffa Canonico della Fiorentina Chiesa di S. Martino del Vescovo nel Sigillo riportato qui avanti". - A c. O2r stemma nobiliare xilografico della famiglia Vettori: trinciato di nero e d'argento alla banda d'azzurro seminata di gigli d'oro attraversante sulla partizione. - A c. O2v "Indice delle cose più importanti", a c. O4v "Avviso dello stampatore". - Carattere corsivo ; romano
Nota riferita alla copia catalogata: Legatura in pelle semirigida di colore beige chiaro. - Sulla parte superiore del dorso titolo mentre nella parte inferiore etichetta della collocazione. – Tagli spruzzati in rosso. – In alto alla c. di guardia anteriore segnata a matita una precedente collocazione ; in basso al frontespizio timbro ellittico a inchiostro nero sbiadito ; in alto alla c. O4v timbro rettangolare a inchiostro nero riportante “CNR Genova-Storia Tecnica” e n. di inventario. – Foxing diffuso nel testo
Sommario o abstract: Importante testo di prosa didascalica, questo saggio sulla coltivazione e la produzione delle olive è profondamente permeato dall'erudizione classica di Vettori (discendente da una nobile famiglia di Firenze, anticamente derivata dalla famiglia Capponi il cui capostipite fu Vittorio, vissuto tra il XII e il XIII secolo. La famiglia fu ammessa alle magistrature fiorentine dal 1320, dando fino al 1531 cinque gonfalonieri e 43 priori. Si divise in due rami, il primo dei quali si estinse nel 1835). Si tratta, come si evince dalla lettera di dedica a Cosimo I (a c. §4r), di una vera e propria celebrazione della pianta d’ulivo che definisce “nobile” esaltando la bontà del frutto, la sua utilità e la sua “vaghezza e leggiadria”. Affronta l'argomento dalla prospettiva di un contadino pratico che apprezza il lavoro della terra e, conoscendo l’interesse di questa coltivazione tanto diffusa e precipua nel territorio della Toscana, sa anche dispensare i consigli da fonti letterarie classiche e moderne come Columella, Teofrasto, Catone, Varrone, Sofocle e Dante. Il libro si apre con una sorta di breve rassegna della letteratura, seguita da una lunga sezione centrale di istruzioni pratiche sulla piantagione, coltivazione e raccolta degli ulivi. L'ultima sezione riguarda la produzione e l'uso dell'olio d'oliva.
Responsabilità secondarie: Bianchini, Giuseppe Maria (1685-1749 ; Letterato) [Annotatore]scheda di autorità
Manni, Domenico Maria (1690-1788 ; filologo, editore, storico, erudito e poligrafo) [Annotatore]scheda di autorità
Stecchi, Giovanni Battista (sec. XVIII ; Stampatore) [Tipografo]scheda di autorità
Sampieri, Francesco Giovanni (sec. XVIII ; Marchese e senatore di Bologna) [Dedicatario]scheda di autorità
De' Medici, Cosimo I (1519-1574 ; Duca Di Firenze, Granduca di Toscana) [Dedicatario]scheda di autorità
Lingua della pubblicazione: Italiano
Paese di pubblicazione: Italia
Codice identificativo: IT/ItRC/00309123
data di creazione: 14-04-2021
data di aggiornamento: 19-04-2021
Monografia digitalizzata

Chi possiede questo Libro antico
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Disponibilità: Biblioteca - collocazione: Zona Consultazione: Y.I.4
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