Ricerca: Codice identificativo = IT/ItRC/00309101
Lista sintetica

scheda bibliografica validata Scheda bibliografica certificata
Tipo: Testo a stampa, Monografia
Autore principale: Baldinucci, Filippo (1625-1696 ; Letterato e scrittore d'arte)scheda di autorità
Titolo: Vocabolario toscano dell’arte del disegno nel quale si esplicano i propri termini e voci, non solo della pittura, scultura, & architettura; ma ancora di altre arti a quelle subordinate, e che abbiano per fondamento il disegno, con la notizia de' nomi e qualità delle gioie, metalli, pietre dure, marmi, pietre tenere, sassi, legnami, colori, strumenti ed ogn'altra materia, che seruir possa tanto alla costruzione di edifici e loro ornato, quanto alla stessa pittura e scultura. Opera di Filippo Baldinucci fiorentino agli illustrissimi e virtuosissimi signori Accademici della Crusca
Pubblicazione: In Firenze : Per Santi Franchi al segno della Passione, 1681
Descrizione fisica: XIX, [2], 188 p. ; 4º
Titolo uniforme: Vocabolario toscano dell’arte del disegno nel quale si esplicano i propri termini e voci, non solo della pittura, scultura, & architettura; ma ancora di altre arti a quelle subordinate, e che abbiano per fondamento il disegno, con la notizia de' nomi e qualità delle gioie, metalli, pietre dure, marmi, pietre tenere, sassi, legnami, colori, strumenti ed ogn'altra materia, che seruir possa tanto alla costruzione di edifici e loro ornato, quanto alla stessa pittura e scultura. Opera di Filippo Baldinucci fiorentino agli illustrissimi e virtuosissimi signori Accademici della Crusca
Impronta: rona r.0: too. ciPr (3) 1681 (R)
Note riferite alla pubblicazione, alla distribuzione, etc.: Con Licenza de' Superiori e, Privilegi
A c. *r “Approvazioni” sottoscritte da Alessandro Pucci Vicario Generale fiorentino e dal sacerdote fiorentino Francesco Cionacci in cui si attesta che l’opera “non è repugnante alla Santa Fede Cattolica” quindi degna della stampa, testatina ornamentale xilografica iniziale xilografica in cornice arabescata a linea nera su fondo bianco e piccolo finalino xilografico ornamentale
A c. *v “Imprimatur” di frate Cesare Pallavicini dell’Ordine Minore Conventuale Vic. Gener. S. Off. Flor. (Cesare Pallavicini da Milano esercitò la sua funzione nella Lista degli Inquisitori di Pisa dal1688 al 1706 poi in quella di Siena 1701-1706) e da Benedetto Gori, avvocato del Colegio de’ Nobili Consultore del Santo Offizio, con finalino ornamentale
Note riferite alla descrizione fisica: Segnatura: ϯ⁶ *⁴ A-X⁴ Y⁶ Z⁴
Carattere corsivo, romano
C. *3v bianca
A c. ϯ3r dedica dell'autore agli “Illustrissimi e virtuosissimi signori Accademici della Crusca”, testatina ornamentale xilografica, iniziale xilografica in doppia cornice ornamentale a linea nera su fondo bianco (mm)
A c. ϯ3v lettera ai lettori, testatina ornamentale xilografica arabescata, iniziale xilografica in doppia cornice ornamentale a linea nera su fondo bianco con paesaggio sullo sfondo verosimilmente fiorentino (mm)
C. Y6r segnata erroneamente pagina “175” invece di “179”, c. Y6v segnata erroneamente pagina “176” invece di “180”
A c. *2r dedica “Innocentis P.P. XI ad futuram rei memoriam” di I. G. Slusius, iniziale xilografica istoriata in doppia cornice a linea nera su fondo bianco
A c. *2v dedica “Cosmus III dei gratia magnusdux Etruriae VI” di Antonio de Riccis Auditor, iniziale xilografica in doppia cornice ornamentale a linea nera su fondo bianco con paesaggio sullo sfondo verosimilmente fiorentino
a c. *3r dedica “Carolus II dei gratia Hispaniarum utriusque Siciliae rex et Mediolani dux & c." di Cossa pro Fr. Arba Se, iniziale xilografica istoriata in doppia cornice a linea nera su fondo bianco
C. *4r “Correzzioni”
A c. *4v “Registro”
A c. Ar testatina xilografica ornamentale, iniziale xilografica in cornice arabescata a linea nera su fondo bianco
A c. Z3 r "Aggiunte dello stesso autore”
Testo scritto su due colonne
Occhietto con titolo “Vocabolario toscano dell’arte da disegno”
Marca tipografica controllata sul frontespizio raffigurante un cuore traffitto dai chiodi della Passione
Note riferite alla legatura e alla disponibilità: Legatura in pergamena semirigida su piatti di cartone rivestiti in carta decorata
Titolo in oro sul dorso in casella rossa
Nota riferita alla copia catalogata: In basso al dorso etichetta con collocazione
Nota di provenienza: Sul contropiatto anteriore ex libris araldico con motto in cornice ornamentale: Corona marchionale sovrasta due aquile che tengono lo stemma a forma di cuore con fascia obliqua a quadretti su uno sfondo rigato, in alto dei nastri con le scritte “IN” e “SPES” e in basso “LE MARQUIS” e il nome braso (si deduce da altri testi con lo stesso ex libris che sia Barol)
In basso all’occhietto timbro di forma ellittica a inchiostro nero sbiadito “Storia Tecnica – CNR – Genova”
Nelle carte di guardia tracce di precedenti collocazioni
A c. Z4v in alto timbro rettangolare a inchiostro nero sbiadito “CNR Genova – Storia Tecnica” con n. di inventario
Sommario o abstract: Baldinucci fu il primo compilatore in Italia di un vocabolario tecnico specializzato nella terminologia artistica. Copriva in tal modo una lacuna sulla terminologia di arti e mestieri riscontrabile nella prima e seconda edizione del Vocabolario della Crusca, che nella terza edizione ne accoglieva il nome nella tavola dei citati, senza mai utilizzarlo però veramente nel testo e dimenticandolo di nuovo nella quarta. Baldinucci costruisce il proprio lemmario su quello della Crusca del 1623. Nelle definizioni compare spesso prima il significato comune del lemma e poi quello tecnico. Le fonti utilizzate per i termini tecnici sono numerose, ma in particolare si considerano, più di quanto non si citino, Vasari, Cellini e Alberti. Il riferimento all’uso è solo in parte realizzato quando il lessicografo considera il lavoro nelle botteghe artigiane del tempo (“Aquerello m. una sorta di colore che serve per colorire disegni, e si fa mettendo due gocciole d’inchiostro in tant’acqua quanta starebbe in un guscio di noce, e più a proporzione. Famosi anche altri acquerelli neri e coloriti, nel modo detto”). In altri casi apprezzabili Baldinucci riesce a cogliere il dettagliato valore tecnico di lemmi di non semplice delimitazione (“lavorar d’incavo”; “intagliare in cammeo”; “dorare a fuoco”) e la presenza di voci sinonimiche nate nelle diverse botteghe artigiane (“Onice Onichino Nichetto Niccolo” tutti a lemma insieme, come “Obelisco Aguglia Guglia” e tanti altri) In alcuni casi alla definizione segue una serie di informazioni erudite su materiali, tecniche, geografia, antiquaria, istruzioni per l’uso di macchine e ordigni (come già indica il sottotitolo del vocabolario, che dichiara di trattare voci di pittura, scultura, architettura e in genere delle arti del disegno oltre ai nomi di “Gioie, Metalli, Pietre dure, Marmi, Pietre tenere, Sassi, Legnami, Colori, Strumenti”). L’opera si apprezza per la sua originalità e per aver documentato il mondo delle arti minori, dei mestieri e degli artigiani.
Marca editoriale: Il Sacro Cuore trafitto dai chiodi della Passione. In una cornice con motivi vegetali scheda di autorità
Responsabilità secondarie: Accademia della Crusca [Dedicatario]scheda di autorità
Franchi, Santi (sec. XVII ; Firenze) [Tipografo]scheda di autorità
Sluse, Johannes Walter (1628-1687 ; Cardinale belga) [Dedicatore]scheda di autorità
Innocentius XI (1611-1689 ; Papa) [Dedicatario]
Tipo autore: Persona
Nome autore: Innocentius XI (1611-1689 ; Papa)
Datazione: 1611-1689
Nota biografica: Di nobile famiglia comasca, Benedetto Odescalchi nacque da Livio e da Paola Castelli Giovanelli di Gandino. Studiò nel locale collegio dei Gesuiti. A undici anni rimase orfano del padre e a quindici anni, dopo aver ultimato gli studi umanistici, si trasferì a Genova presso lo zio Papirio, che dirigeva la “Società Odescalchi”, un banco di cambiavalute. Nel 1630 si trasferì a Cagno (dove la famiglia aveva possedimenti terrieri e un mulino) per sfuggire all'epidemia di peste, della quale però fu vittima la madre. Si licenziò e ricominciò a studiare: nel 1636 si iscrisse ai corsi dell'Università La Sapienza di Roma e concluse gli studi a Napoli, dove si laureò in utroque iure il 21 novembre 1639. A Napoli prese la tonsura il 18 febbraio 1640 e successivamente si trasferì a Roma. Grazie all'aiuto del fratello Carlo ricevette i primi incarichi ufficiali durante il pontificato di papa Urbano VIII (1623-1644). Odescalchi fece valere la sua notevole preparazione in campo economico e fiscale: il successore, Innocenzo X (1644-1655), lo nominò dapprima governatore di Macerata (ossia governatore delle Marche), poi nel 1648, di Ferrara. Qui, ancora una volta le sue elevate competenze economiche si rivelarono preziose. La sua accorta politica economica, la lotta alle frodi, la distribuzione di viveri e denaro ai poveri e il calmiere dei prezzi, ridiedero vita all'economia ferrarese afflitta da una prolungata carestia. Il 6 marzo 1645 papa Innocenzo X lo fece cardinale diacono. Nel 1650 fu nominato vescovo di Novara. Accettò allora di essere ordinato sacerdote, divenendo presbitero il 20 novembre 1650 e poi vescovo il 30 gennaio 1651, consacrazioni avvenute entrambe a Ferrara. Pochi anni dopo offrì le dimissioni al pontefice poiché il luogo non giovava alla sua salute. Il nuovo papa, Alessandro VII (1655-1667) accolse la sua richiesta e lo richiamò a Roma (1656) dove ottenne un cospicuo vitalizio, che decise di devolvere interamente alla diocesi di Novara per i bisogni della popolazione. Innocenzo XI fu eletto papa il 21 settembre 1676 nel Palazzo Apostolico e fu incoronato il 4 ottobre dal cardinale protodiacono Francesco Maidalchini. In memoria di Innocenzo X, che lo creò cardinale, e per l'amicizia con il cardinale Alderano Cybo-Malaspina, parente di Innocenzo VIII, scelse il nome pontificale di Innocenzo XI. La cerimonia d'incoronazione, avvenuta il 4 ottobre 1676, fu infatti singolarmente semplice e modesta, perché il nuovo papa volle che il denaro che si sarebbe potuto risparmiare in tale occasione fosse distribuito alle chiese e ai poveri di Roma. Presagio della volontà di ferro di papa Odescalchi era già stata, peraltro, la sua decisione di fare sottoscrivere ai cardinali una dichiarazione elettorale come condicio sine qua non per la sua accettazione del pontificato: Benedetto Odescalchi voleva avere la mano libera nell'affrontare la riforma della Chiesa e dei costumi, sia dei chierici sia dei laici.
Registrazione n°: IT/ItRC/AUTHA/00062484
data di creazione: 26-05-2021
data di aggiornamento:
26-05-2021

De' Medici, Cosimo III (1642-1723 ; Granduca di Toscana) [Dedicatario]scheda di autorità
vedi tutte le altre responsabilità
Lingua della pubblicazione: Italiano
Paese di pubblicazione: Italia
Codice identificativo: IT/ItRC/00309101
data di creazione: 26-05-2021
data di aggiornamento: 26-05-2021
Monografia digitalizzata

Chi possiede questo Libro antico
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Disponibilità: Biblioteca - collocazione: Zona Consultazione: Y.I.1
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