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scheda bibliografica validata |
Tipo: |
Testo a stampa, Monografia |
Autore principale: |
Beccaria, Giambattista (1716-1781)scheda di autorità |
Titolo: |
Dell’elettricismo artificiale e naturale libri due di Giambatista Beccaria de' CC. RR. delle Scuole pie |
Pubblicazione: |
In Torino : nella stampa di Filippo Antonio Campana, 1753 |
Descrizione fisica: |
[8], 245, [1] p. ; 4º |
Titolo uniforme: |
Dell’elettricismo artificiale e naturale libri due di Giambatista Beccaria de' CC. RR. delle Scuole pie |
Impronta: |
nohe i.e' 6.e- suse (3) 1753 (R) |
Note riferite all'edizione e alla storia bibliografica: |
π⁴ A-T⁴(-T1) U-2H⁴. Occhietto a carta πr "Dell'elettricismo", a carta πv citazione del fisico olandese Petrus van Musschenbrok. Nel frontespizio marca tipografica non controllata raffigurante un sole con caratteri del viso umano tra le nubi e motto "Semper idem" (550x650 mm). A carta π3r dedica al monarca Carlo Emanuele, a carta π4r "A lettori". Nel testo diffuse testatine, iniziali e finalini xilografici ornamentali. A carta X1r testatina rappresentante un'aquila coronata. A carta C1r finalino rappresentante verosimilmente strumenti di esperimenti della conduzione di elettricità. A carta π3r capilettera ornamentale, a carte π4r, A1r e F4v iniziale xilografica in doppia cornice a inchiostro nero su fondo bianco,a carta C1v iniziale xilografica in cornice arabescata a inchiostro nero su fondo bianco e a carta X1r capolettera ornamentale. Nel fascicolo "T" manca la carta T1. Da carta S4v a V4v e da carta 2G3 a 2H4r testo stampato su due colonne. Carattere corsivo e romano |
Nota riferita alla copia catalogata: |
Legatura in cartone rigido nella parte dei piatti restaurata di colore blu marmorizzato. Il dorso originale è di colore marrone con autore e parte iniziale del titolo impressi con caratteri dorati. In basso all'occhietto timbro di provenienza circolare a inchiostro blu "collegio delle scuole - Savona". Foxing diffuso nel testo |
Nota di contenuto: |
Il volume è diviso in due libri: il primo è dedicato all'elettricismo artificiale mentre il secondo all'elettricismo naturale. Ciascun libro è suddiviso in capitoli e in paragrafi numerati, ricchi in definizioni, principi, teoremi ed esperimenti, con continui rimandi e note all'esposizone al fine di facilitare la comprensione al lettore. Lo studio si concentra sul concetto frankliniano di un fluido unico "positivo" o "negativo" da cui partono tutti gli esperimenti , le ipotesi e le elaborazioni in parte altrui e in parte proprie. L'opera fu riconosciuta con entusiasmo universale quale "codice dell'elettricità" |
Responsabilità secondarie: |
Campana, Filippo Antonio (sec. XVIII ; Stampatore) [Tipografo]scheda di autorità Carlo Emanuele III (1701-1773 ; re di Sardegna, duca di Savoia, duca del Monferrato, marchese di Saluzzo, principe di Piemonte, duca d'Aosta e conte della Moriana e di Nizza) [Dedicatario]
Tipo autore: |
Persona |
Nome autore: |
Carlo Emanuele III (1701-1773 ; re di Sardegna, duca di Savoia, duca del Monferrato, marchese di Saluzzo, principe di Piemonte, duca d'Aosta e conte della Moriana e di Nizza) |
Datazione: |
1701-1773 |
Nota biografica: |
Carlo Emanuele nacque a Torino da Vittorio Amedeo II di Savoia e dalla sua prima moglie, la principessa francese Anna Maria d'Orléans. Nel 1715 morì suo fratello maggiore Vittorio Amedeo, che era il principe ereditario, e da quella data Carlo Emanuele divenne principe di Piemonte, ottenendo un'educazione severa ma conforme ai suoi compiti futuri, predisposta appositamente dal padre secondo i suoi personali canoni, senza alcuna ispirazione culturale. Nel 1722 Carlo fu spinto dal padre a sposare la principessa palatina Anna Cristina Luisa del Palatinato-Sulzbach, che morì dopo appena un anno dando a Carlo Emanuele un erede, destinato anche lui alla morte in età infantile. La seconda moglie, scelta sempre dal padre, fu Polissena d'Assia-Rheinfels-Rotenburg, che diede al marito la maggior parte dei figli. Nel 1730 Vittorio Amedeo abdicò in favore del figlio per poi dopo circa un anno decidere di riprendersi il trono invano perchè fu fatto arrestare e rinchiuso nel castello di Moncalieri fino alla sua morte. Dedicò molta cura alla fortificazione dei passi alpini e delle frontiere. Introdusse la meritocrazia nelle gerarchie militari, favorendo anche coloro di non nobile nascita. Sempre al fine di celebrare le sue imprese militari e quelle della sua dinastia, finanziò la storiografia nel regno, proteggendo storici quali Ludovico Antonio Muratori. Si servì di Jean-Jacques Rousseau per realizzare il primo catasto piemontese ("Mappe sarde") che venne pubblicato nel 1770. Il 19 dicembre 1771 promulgò un editto per la "liquidazione dei dazi fondiari feudali", il che permise agli agricoltori di acquistare i diritti feudali dai loro padroni. Di fronte alla resistenza della nobiltà e del clero, Carlo Emanuele III dovette ad ogni modo rinunciare al progetto, che verrà poi ripreso dal figlio Vittorio Amedeo III. Fu sostenitore di una politica assolutistica, cercando di concentrare nelle sue mani ogni potere: limitò le autonomie locali e alla Valle d'Aosta furono abrogati i particolari privilegi di cui godeva. Anche la libertà di stampa venne minata, con disappunto dei grandi scrittori e intellettuali piemontesi del periodo come l'Alfieri, il Bodoni, il Lagrange, che dovettero pubblicare all'estero i loro lavori. |
Registrazione n°: |
IT/ItRC/AUTHA/00062492 |
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data di creazione: 10-01-2022 data di aggiornamento: 10-01-2022 |
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Lingua della pubblicazione: |
Italiano |
Paese di pubblicazione: |
Italia |
Codice identificativo: |
IT/ItRC/00309138 |
data di creazione: |
10-01-2022 |
data di aggiornamento: |
10-01-2022 |
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Monografia digitalizzata |
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Sito Web |