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scheda bibliografica validata Scheda bibliografica certificata
Tipo: Testo a stampa, Monografia
Autore principale: Borghi, Pietro (sec. XV ; Matematico)scheda di autorità
Titolo: Libro de abacho
Pubblicazione: [in Vinegia : per Francesco Bindoni, & Mapheo Pasini compagni, 1534]
Descrizione fisica: 100 [i.e. 98] c. ; 4°
Titolo uniforme: Libro de abacho
Impronta: mao- r.se o.ie 15li (C) 1534 (R)
Note riferite all'edizione e alla storia bibliografica: A⁶ B-M⁸ N⁴. - Marca controllata nel frontespizio. - Nel verso del frontespizio “Proemio”. - Le carte "7" e "8" omesse ; a c. N4v registro. - . Iniziali xilografiche bianche su fondo nero e nere su fondo bianco antropomorfiche e a motivi vegetali inquadrate in doppia cornice. - Autore desunto dal verso del frontespizio, luogo, stampa e data di pubblicazione desunti dal colophon. - Calcoli ai margini laterali del testo.- Carattere romano
Note riferite all'analisi semantica: Il simbolo IHS è un nomen sacrum che fin dal Medioevo ha un uso amplissimo nell'arte figurativa della Chiesa cattolica come Cristogramma. La sigla IHS (o in alfabeto greco ΙΗΣ) compare per la prima volta nel III secolo fra le abbreviazioni utilizzate nei manoscritti greci del Nuovo Testamento. Essa indica il nome ΙΗΣΟΥΣ (cioè "Iesous", Gesù, in lingua greca antica e caratteri maiuscoli). Nel corso dei secoli le due sigle IHS e XPS si diffusero dai manoscritti alle monete e agli oggetti artistici. Col tempo l'origine greca dell'abbreviazione fu dimenticata da molti e si credette che IHS fosse il troncamento del nome latino di Gesù, che venne così erroneamente arricchito di una "acca", trasformandosi spesso in "Jhesus". Altrettanto erronee sono le interpretazioni di IHS come sigla latina. L'abbreviazione IHS ridiventò popolare e si trasformò in un vero e proprio monogramma in seguito al diffondersi della devozione verso il Santissimo Nome di Gesù. Nel XII secolo ne fu promotore san Bernardo da Chiaravalle. Nel XIV secolo il beato Giovanni Colombini, fondatore della confraternita laica dei Gesuati, portava abitualmente sul petto la sigla IHS. La sigla fu poi utilizzata da san Vincenzo Ferrer. Particolare impulso alla diffusione del trigramma è stato dato da san Bernardino da Siena, al cui nome esso resta associato anche oggi. Bernardino ne promosse l'ostensione ai fedeli accorsi alle sue omelie, raffigurandolo su tavolette di legno, poste sull'altare durante la celebrazione eucaristica. Il trigramma bernardiniano era circondato da un sole a dodici raggi, riprendendo in tal modo un'iconografia precedentemente ideata da Ubertino da Casale. La pessima fama di quest'ultimo e la denuncia di un possibile uso idolatrico di tale simbolo spinsero nel 1427 papa Martino V ad ordinare l'aggiunta di una croce sopra il trattino trasversale della H maiuscola o di un tratto orizzontale sull'astina della h minuscola in modo da formare la croce. Il larghissimo utilizzo del trigramma è continuato dopo la controriforma, di cui Bernardino da Siena è stato un precursore. Ignazio di Loyola, infatti, lo scelse come proprio sigillo (1541) e successivamente la Compagnia di Gesù lo adottò come proprio emblema. L'abbreviazione greca è stata oggetto di varie riletture, in latino o in altre lingue moderne, come acronimi inversi, per l'errata interpretazione della lettera greca eta (H) come un'acca latina. Tra queste la più diffusa è Iesus Hominum Salvator, traducibile in lingua italiana come "Gesù Salvatore degli Uomini" (cioè "dell'Umanità"). Un'altra reinterpretazione è "In Hoc Signo [vinces]" ("con questo segno [vincerai]"), frase che avrebbe guidato Costantino I nella vittoria contro Massenzio, alludendo al segno della croce che spesso vi compare affiancata al trigramma è sempre sormontato da una croce, ed è spesso circondato da raggi di luce. Può essere accompagnato dal Sacro Cuore di Gesù o da tre chiodi della sua Croce.
Nota riferita alla copia catalogata: Legatura mancante sostituita da carte di altro testo riutilizzate. - Nel recto della c. di guardia anteriore verosimile autografo a inchiostro nero sbiadito di un ex possessore del libro ; nel verso compare timbro a inchiostro molto sbiadito che rappresenta il trigramma bernardino IHS (Jesus Hominum Salvator) con l'aggiunta di una croce sopra il trattino traversale della H maiuscola. - Nel verso della c. di guardia posteriore timbro rettangolare a inchiostro nero "CNR - Genova - Storia Tecnica" con numero di inventario
Marca editoriale: Arcangelo Raffaele e Tobiolo (angelo che tiene per mano un bambino con un pesce). A destra un cane (Z97)scheda di autorità
Responsabilità secondaria: Bindoni, Francesco (sec. XVI ; Editore e libraio) [Tipografo]scheda di autorità
Lingua della pubblicazione: Italiano
Paese di pubblicazione: Italia
Codice identificativo: IT/ItRC/00309111
data di importazione: 01-01-2014
data di aggiornamento: 25-01-2021
Monografia digitalizzata

Chi possiede questo Libro antico
0011 Dettagli BibliotecaCNR - Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile (Genova) Biblioteca
Disponibilità: Biblioteca - collocazione: Zona Consultazione: Y.I.1
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